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Massimo Isola

Massimo Isola fa parte del collettivo artistico "Esilio di sicurezza", assieme ad altri due autori acàryani: Antonio Bianchetti e Claudio Stanardi.
Nutre profondo rispetto per Neil Young e Grant Morrison.

 

La casa delle bambole pazze

    Dopo tutto questa è solo una casa delle bambole.
    Anche se non mi dispiace. Le bambole mi piacciono tanto.
    Soprattutto quelle vive.
    (Grant Morrison - “ Arkham Asylum”)

Piccole dita rigide di bambina tessono frivole collanine d’incubo.
La voce di ruggine del Mastro Creatore gorgoglia tenerezze al cianuro, mentre tornisce ed
accoppia ingranaggi e perle fasulle, sognando plastiche clonazioni di liquidi palpiti
prepuberali, guizzanti sotto l’ingannevole impassibilità della plastica.

Maria Antonietta/Anna Bolena/Salomè/Mata Hari
sedute una accanto all’altra, con occhi di vetro che ancora non conoscono il pudore delle
palpebre, spalancati alla notte di raso
e gli occhi hanno fame.
Fame di favole dolci e maligne nel turbine della luna, signora del big bang delle maree
mestruali, luce di latte acido e di sangue di non-bambina.

Cuoio folle – Elettrici capelli scarlatti di Medusa adolescente
Labbra disegnate da rossetto di ombra gelida si schiudono come acerbi origami pulsanti e
respirano una sexy-frequenza di basso sintetico pompata da un diaframma corale, alito di
caramelle avvelenate.
Paura e seduzione scorrono sui nastri trasportatori, legate da nastri di seta e pizzo
Bionde gambe meccaniche scandiscono il ritmo claustrofobico di desideri inconfessabili.
Teste di burattino scattano all’unisono, volgendo lo sguardo in alto, in cima alla scala da
dove scende, morbida ed inesorabile,
Biancaneve Sacher-Masoch
con in braccio un orsacchiotto voodoo ed unghie smaltate d’inferno.
Mille piccole sintetiche voci maliziosamente folli intonano il girotondo di un ritornello in
loop: “Big Jim is dead, Big Jim is undead!

Le bambole folli vogliono giocare ed i tamburi battono più forte
Le bambole pazze improvvisano danze
juju di terra e di fuoco
(
alegba/djab/simbi)
La bambole pazze versano acqua scura per annegare il feto/bambolotto mai nato
Le bambole folli vomitano vento demente
Le bambole follemente gelose sanno come usare i loro piccoli coltelli, nascosti in borsette
color pesca
Le bambole pazze odiano il loro corpo liscio e levigato ed invidiano la verità imperfetta
della carne accesa
Le bambole pazze hanno pensieri leggeri, inutili e crudeli di zucchero filato intinto nell'
aceto
Le bambole folli consumano lecca-lecca lisergici nell’apocalisse delle loro lingue di
silicone
Le bambole folli trattengono il respiro ed aspettano l’esplosione del loro cuore a batteria
Le bambole pazze progettano erezioni di testate atomiche di testosterone da sganciare su
Barbieland.
Le bambole folli chiamano la mamma/evocano il papà – Papa Legba Papa Legba
padre demonio che sei negli inferi di questa fabbrica infernale


Nei magazzini sotterranei di velluto purpureo
le sorelle di plastica e porcellana
matrioske schizofreniche
sbattono per la prima volta perfette ciglia artificiali
piccole fruste sollevano petali di miele amaro
che ricadono sulla pelle dell’uomo-pupazzo prigioniero del
bondage autoinflitto
di una vita ordinaria messa in scena in una casa di bambola piena di piccoli orrori color
sangue pastello, dove una coppia di burattini è condannata in eterno a ripetere il copione di
abissali banalità, in un crescendo di ordinaria ferocia pseudo coniugale.

Afrodite
steampunk/Giovanna D’Arco ninja/Cleopatra tatuata sullo zigomo
Le bambole folli vogliono uscire, lasciare questa fabbrica morente.
Le bambole folli cominciano il cammino.
Invasione di
lollipop mortali-marcia sincrona di giovani giarrettiere blu notte.
Le bambole pazze inondano le strade-piccoli incantesimi oscuri
avvolto al polso il rosario gotico e blasfemo dell’alfabeto delle vagine volanti
Le bambole pazze stanno cercando te-piccolo uomo con il con il cervello evaporato in una
pozzanghera di pregiato dopobarba.
Le bambole pazze inseguono te-patetica donna prigioniera nevrotica di perfezioni al
silicone.
Le bambole folli circondano voi-coppia imbalsamata nella vostra tetragona inutilità , che,
come i vostri genitori, avete seguito la devota consuetudine dell’inerte conformismo
procreativo, generando piccoli idioti dall’ebete ghigno prepotente e dal vocabolario
liofilizzato.
Le bambole folli sono arrivate-sbafo di rossetto rosso sangue sulle mura del vostro mulino
bianco.
La fiaba violentata dal film horror genera l’enorme parossismo metallico di organi
meccanici.
Occhi di cera bevono vendetta gelida shakerata. Mani di plastica e smalto battono
demoniaci ritmi creoli.
(djab/simbi/alegba)
Canta l’acciaio, affilato come il sorriso di una piccola dark lady tossica.
(simbi/alegba/djab)
Sale nel fumo il sudore allucinogeno della folle crudeltà bambina.