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Franco Ciullo

Franco Ciullo si propone in versi alla fine del 2000, con produzione riservata e saltuaria. Nel 2006, invogliato da Franca Gazzani partecipò e fu premiato al suo primo concorso “ Appiano degli usignoli”.Nell’occasione gli fu proposto dal “club dell’amicizia” una serata presso la sala Bianca del teatro Sociale di Como ( previa accettazione critica e presentazione da parte di Lucio Zaniboni).Alla lusinghiera serata seguì la plaquette “dialogo con l’ombra”, di venticinque poesie, edita dal club e distribuita non solo ai soci.Apprezzamenti, oltre che da Zaniboni, e graditi incoraggiamenti sono poi venuti da Vincenzo Guarracino, locale critico di fama anche extranazionale; dal filosofo poeta Carlo Bianco (in quel momento in nomination al Nobel per la letteratura); dalla poetessa Giovanna Vizzari (giurata al premio Strega); dalla trapanese Flora Restivo, giurata, critica, letteraria, scrittrice e poetessa dialettologa e da numerosi altrettanto sensibili estimatori che trovano la poesia di F.Ciullo: varia nei temi, asciutta e densa di contenuti emotivi. Al plauso dei riconoscimenti corrisponde il rammarico del poeta di aver iniziato a tarda età.  Meglio tardi che mai! È socio del Gruppo Àcàrya dal 2007

 

Il Pozzo

Quante creste
dal tonfo del secchio
in quel buco di mondo
immerso per gli occhi.
Quel cielo ingabbiato
che fondo,era colmo
di volti e parole
tra sorsi di freschezza.

Raso di terra
quell'occhio
con qualche filo d'erba
in superficie, ora
è senza specchio
né tonfo
né raggio
che ne inverdisca il tempo.

 

Tempi d'Addio

Scaldava ormai la ruota quel vapore
a tratti ti rendeva evanescente
sognavo un tuo commiato dai binari
perchè tornassi a me
abbandonando umori di stazione.

Quando il fischio poi fu lontananza
sentii la pelle triste
e quella ruota
in fuga dall'udito
di rughe la rendeva fonda

Chi amo mi ha costretto a restar solo
non tornerai.
Io so, non tornerai
ormai sei già lontano
buonumore.

 

VENTI CUPI

Cuculo ti insedi
malumore
colmando l'animo  
di lacrime invadenti.
Ma poi nel tempo
-coi limiti che porta l'ironia -
ti inoltro in luci
d'intima certezza
e il mondo prende il volto
di un amico.